Quando si tratta di pezzi di storia e cultura di un’ arte tanto antica come quella del tatuaggio, è sempre bene partire dall’ inizio, e ricordare chi ha contribuito a dare il via all’interno della società di oggi, nonostante le difficoltà di un tempo e i numerosi pregiudizi radicati al suo interno.
Il tatuaggio in Italia si è diffuso molto velocemente, e i primi studi di tatuaggi che avevano aperto in passato segnano tutt’ora la storia. Grazie ai pochi che decisero di aprire i primi studi veri e propri di tatuaggi, il pensiero comune ha iniziato a prendere una strada diversa sull’ idea che si aveva del tatuaggio, che per alcuni è cambiata, mentre per altri è restata la stessa.
Ma era comunque stato un gesto rivoluzionario da parte di questi artisti, per gli anni ’70 e gli anni ’80, che aprirono una finestra su una differente forma d’ arte ed espressione.
Negli anni in cui i tatuatori aprirono i primi studi in Italia, l’ evento era stato quasi sconvolgente, e ci sono voluti altrettanti anni per affermare questa pratica ai tempi ancora disprezzata. Era in atto una rivoluzione, un’ arte che venne tramandata con sacrificio da pochi artisti e poi tramandata nel tempo fino ad oggi, dove finalmente inizia ad avere un posto di rilievo e a essere una disciplina presa sul serio, di cui c’è molta più informazione e lavoro oggi rispetto a ieri. Ma purtroppo, ciò che si sta perdendo è sempre di più la sua storia e le sue origini.
Ancora oggi però quelli che vengono definiti come i Pionieri del tatuaggio, non sono stati dimenticati del tutto e alcuni di loro sono ancora in circolazione. Uomini che hanno segnato la storia del tatuaggio italiano, che hanno dato il via a questa meravigliosa arte in tempi molto più difficili di oggi, dove essere tatuatori era uguale ad essere galeotti/ pirati/ delinquenti/ e chi più ne ha più ne metta, era fare un grande tuffo nel vuoto.
Tra loro ci sono tatuatori italiani che hanno fatto la storia del tatuaggio in Italia. Come riportato da Gctattoo loro sono Maurizio Fiorini (Firenze), Gippi Rondinella (Roma), Luca Bernacchia e Marco Pisa (Bologna), Gian Maurizio Fercioni (Milano).
Come primo pioniere del tatuaggio in Italia troviamo Gian Maurizio Fercioni, nato a Milano nel 1946 ha studiato arte fino a laurearsi all’ Accademia di Brera, lavora per anni come scenografo costumista ma poi decide di dedicarsi negli anni ’70 al tatuaggio aprendo uno studio a Milano il ”Queequeg Tattoo Studio & Museo” in cui ha raccolto una vera e propria collezione storica e antropologica dove si trovano tavole, fotografie, strumenti moderni e passati, tutti sul tatuaggio sia del passato che del presente, dei veri reperti storici. Esegue i suoi tatuaggi sia in modo tradizionale che utilizzando la tecnica giapponese. Nel 1978 diventa socio della National Tattoo Association di tutti i tatuatori più famosi al mondo, diviene anche socio dell’ associazione italiana di tatuatori italiani, la TAI.
Gippi Rondinella è un personaggio molto noto tra i tatuatori storici, considerato come una “figura mitologica”, nato nel 1949, fonderà il suo primo studio di tatuaggi nella città di Roma nel 1986, il Tattooing Demon Studio. Per lavoro ha sempre viaggiato tanto ancora oggi, approfondendo sempre di più il mondo del tatuaggio. Egli oggi si rifiuta di pensare che il tatuaggio sia diventato una moda, sostenendo che è un pezzo di sè , che fa parte della sua persona.
Il tatuatore Luca Bernacchia insieme a Marco Pisa sono anche loro conosciuti come grandi Pionieri dell’ era dei tatuaggi in Italia, iniziano il suo percorso coltivando il tatuaggio come una grande passione insieme a quella per le moto. Marco pian piano decide di lasciare il suo lavoro di restauratore, iniziando a dedicarsi a pieno al tatuaggio tra gli inizi degli anni ’80. Inizia poi a lavorare con il caro amico Luca Bernacchia. In breve tempo la sua bottega di restauro diventa uno studio di tatuaggi. Frequentarono diverse Convention soprattutto nel Regno Unito e poi in Italia. Lo studio di tatuaggi si trova a Bologna Body Decorator Tattoo Studio aperto dal 1988 .
Maurizio Fiorini è uno degli storici tatuatori italiani, nato nel 1929 in un paesino vicino a Firenze. Si innamora dell’arte del tatuaggio a soli dodici anni, dopo che era rimasto affascinato da un tatuaggio che aveva visto sul braccio di un ex detenuto. Il suo primo tatuaggio lo fece a vent’ anni, il numero 13 sul polso, una volta entrato nel servizio militare, dopo il quale iniziò a tatuarsi ancora sul corpo, fino ad arrivare a un totale di circa 200 tatuaggi totali. Aprì il suo studio Tattoo Museum Maurizio Fiorini. Insieme ad altri tatuatori italiani partecipò alla prima Convention di tatuaggi a Roma nel 1985, e gli vennero conferiti diversi riconoscimenti e premi. Morì a 89 anni a Firenze.
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