Un’altra testimonianza sui tatuaggi antichi. La storia d’ Egitto si stravolge

Ancora una volta l’ archeologia ci svela realtà del passato che raccontano storie di culture e persone. Ciò che è stato trovato in  Egitto è l’ ennesimo punto di connessione tra presente e passato, una conferma delle origini.

Notevoli ritrovamenti sono stati rinvenuti in un’ antica città situata sulle rive del Nilo, Deir el-Medina di fronte al sito Luxor. Una scoperta archeologica molto interessante, che ancora una volta aiuta a dimostrare quanto sia antica la pratica del tatuaggio, che stavolta è stata rinvenuta su alcune mummie trovate nel sito Set-Ma’at, che risalgono a oltre 3000 anni fa.

tatuaggi mummie egizie
Simboli magici tatuati sul corpo di alcune mummie egiziane. Una scoperta incredibile (credit Canva.com)

Il sito ospitava una marea di documentazioni, testi amministrativi risalenti all’ epoca degli antichi egizi, scritti su fogli di papiro, e molti testi riportavano anche caratteri della vita della gente comune del tempo. Tra le caratteristiche del popolo e della cultura egizia erano presenti diverse testimonianze dei tatuaggi.

La svolta delle mummie egiziane tatuate

I ricercatori sono rimasti affascinati soprattutto dalla presenza di tatuaggi scoperti sui corpi di sei donne. I corpi mummificati di queste donne vengono studiati dalla fine dell’ Ottocento, ma solo ad oggi si sono scoperte le tracce di tatuaggi tanto antichi sulle mummie egizie.

Una di loro li portava all’ altezza dei glutei e raffiguravano una fascia di diamanti, che spesso veniva trovata anche sul soffitto di alcune tombe; sull’ anca invece era presente un tatuaggio che riportava al dio Bes ( protettore della gravidanza e della donna) affiancato a una ciotola, un disegno che simboleggiava probabilmente la purificazione rituale, che veniva eseguita come da tradizione post parto.

tatuaggi mummia egizia
Tatuaggio presente sul lembo di pelle del gluteo della mummia (credit Facebook.it/ Beyond Colours)

Un’ altra mummia delle sei donne, aveva tatuato sulla parte bassa della schiena l’ Occhio di Horus, e Bes con una corona fatta di piume come per proteggere simbolicamente la donna all’ altezza del ventre. Sono stati rinvenuti anche disegni d’ acqua e di piante che riportavano sicuramente alla vita che vivevano queste donne lungo le sponde del Nilo.

Probabilmente questi tatuaggi venivano fatti sul corpo come amuleti magici tatuati sul corpo. Molti dei tatuaggi rinvenuti sulle donne servivano soprattutto anche come benedizione per la gravidanza e il parto, oppure venivano fatti su tutte quelle persone legate all’ ambito della nascita come ad esempio alle ostetriche, madri, donne di culto, ecc.

Queste scoperte sui tatuaggi potrebbero realmente rappresentare la svolta del corso della storia d’ Egitto, svelando una pratica che potrebbe rivelarsi molto più antica di quanto si pensi e magari sviluppata non solo lungo il Nilo ma in tutto l’ Egitto.

 

 

Gestione cookie