Silvio Berlusconi ha imposto una regola ferrea alla squadra del Monza. I suoi calciatori hanno un regolamento che devono assolutamente rispettare per poter far parte del club. Ovviamente si tratta di pure regola quasi immaginarie dal momento che alcuni di loro trasgrediscono abbondantemente, soprattutto la punta di diamante della squadra.
Valgono davvero le promesse fatte da Silvio Berlusconi? Visto la sua levatura non solo politica non possiamo di certo credere più di tanto alle sue parole. Insomma a quanto apre Silvio Berlusconi ha deciso di applicare alcune regole ferree per la sua squadra del Monza, in serie C, che però non ci sembrano proprio delle regole valide per tutti. Dopo la promozione in serie B infatti pare proprio che l’ex presidente del Consiglio abbia cominciato a chiudere un occhio su alcune regole. Ma di cosa stiamo parlando?
Il divieto assoluto per i calciatori del Monza: le regole dei tatuaggi
Fino a che il Monza era in serie C allora queste regole venivano prese in considerazione: tutti giocatori italiani, senza orecchini né tatuaggi insomma proprio nulla. Con la promozione in serie V però gli acquisti sono stati decisamente diversi infatti i nuovi calciatori entrati a far parte della squadra di tatuaggi be hanno eccome. E soprattutto non sono italiani. Basti pensare a Dany Mota Carvalho, José Machin (Guinea Equatoriale), Christian Gytkjær(Danimarca), Mirko Marić (bosniaco naturalizzato croato), Carlos Augusto (Brasile). Ma a battere tutti è un campione molto conosciuto nel campionato italiano.
Stiamo parlando di Kevin-Prince Boateng che non solo è un calciatore famoso di origine ghanese, ma poi ha davvero così tanti di quei tatuaggi e orecchini che tutto sembra fuorché un calciatore. Insomma decisamente lontano dall’identitikt tracciato da Berlusconi. In due anni insomma il padrone di casa ha deciso di rivoluzionare ogni regola dando la priorità altaleno dei calciatori e alla vittoria. Vediamo nelle squadre italiane sempre più stranieri infatti la Nazionale negli ultimi anni è stata piena di calciatori che non giocavano in continuità nei campionati, proprio per questo possiamo dire chili Cavaliere re non aveva detto proprio qualcosa di assurdo.
Insomma tranne per i tatuaggi e infatti il calciatore ha più di 30 tatuaggi in tutto il corpo, arricchiti soprattutto quando giocava a Milano: dal sui nome sull’avambraccio sinistro all’immagine dell’ex moglie e del figlio, il nome di Maddox sull’addome, scritte e ideogrammi, una ragnatela, uno scudetto vinto con il Milan e vari disegni tribali.