Perché i giocatori del Giappone tendono a non sfoggiare tatuaggi? La risposta non è così semplice come può sembrare.
Il Giappone ha avuto da sempre un rapporto abbastanza complesso con i tatuaggi, soprattutto da quando è stato associato alla criminalità e all’esclusione dalla società. Il tatuaggio è stato infatti per diversi secoli un marchio disonorevole per marchiare pubblicamente i criminali.
L’arte del tatuaggio in Giappone si è sviluppata principalmente durante il periodo Edo (noto anche come periodo Tokugawa) ed era diffusa in tutte le classi sociali. Fu tuttavia severamente vietata fino al 1948. L’epoca d’oro dei film sulla yakuza negli anni ’60 e ’70, in cui venivano ampiamente mostrati corpi tatuati, ha certamente contribuito ad associare i tatuaggi alla mafia nella mente del pubblico.
La body art in Giappone
I turisti tatuati che visitano il Giappone possono quindi rimanere sorpresi da questo forte pregiudizio, mentre magari percepiscono i propri tattoos come un’opera d’arte, una scelta personale o una tradizione. Ma la domanda quindi sorge spontanea. Oggigiorno i tatuaggi sono illegali nel paese asiatico?
Il tatuaggio non è di per sé illegale. Tuttavia, i tatuatori tendono a svolgere il loro lavoro in sordina, in quanto ogni lavoro che coinvolge degli aghi è legalmente soggetta al possesso di una laurea in medicina. Le cose stanno cambiando, tuttavia perché nel 2020 la Corte Suprema del Giappone ha dato ragione a un tatuatore che era stato perseguito per esercizio illegale della professione medica.
Di conseguenza, pochissimi studi di tatuaggio hanno una vetrina visibile e i tatuatori che lavorano hanno una lunga lista d’attesa, a volte lunga di diversi anni. Chi vuole farsi tatuare in Giappone dovrebbe tenere conto di queste informazioni!. Dopo aver trovato il tatuatore, è necessario contattarlo abbastanza prima del viaggio per poter elaborare il progetto e valutare il numero di appuntamenti necessari, o addirittura se il progetto è fattibile durante il viaggio.
In ogni caso, è molto improbabile ottenere un appuntamento all’ultimo minuto una volta in Giappone. Anche la lingua può essere un ostacolo, poiché molti artisti non padroneggiano necessariamente la lingua inglese. Tuttavia, una guida professionale che parla giapponese potrebbe aiutarvi a prenotare un appuntamento e persino a trovarne rapidamente uno, grazie alla sua rete di contatti.
La reazione dei giapponesi
In generale i turisti stranieri tatuati sono spesso accolti calorosamente e suscitano curiosità, ma raramente disapprovazione. Al contrario, un giapponese tatuato è facile che venga criticato. In effetti, è più difficile trovare lavoro in Giappone se si è tatuati, soprattutto nelle grandi aziende. Il sindaco di Osaka ha addirittura nel 2012 ha minacciato i dipendenti tatuati della città: li ha invitati a farsi cancellare i loro disegni o a trovare un altro lavoro.
Tuttavia, l’accettazione di un corpo tatuato può variare e bisogna sempre tenere presente che un giapponese può sentirsi a disagio davanti a un tatuaggio, per ragioni culturali molto radicate. In ogni caso, le dimensioni del tatuaggio, così come la sua posizione e il suo disegno sono fattori da tenere in considerazione per la sua accettabilità.
Inoltre, a seconda del luogo, la reazione delle persone varia. Per esempio, per strada o in spazi pubblici, in generale non ci sono problemi. I tatuaggi possono persino essere ammirati, a seconda della situazione. Nei templi e nei santuari invece anche se non c’è un divieto specifico, è possibile che venga richiesto di coprire il tattoo. Se si è intenzionati di recarsi in spiaggia, i tatuaggi non sono necessariamente vietati, ma spesso devono essere coperti. In piscina e in palestra, il più delle volte i disegni visibili sono severamente vietati. Comuqnue, quando i tatuaggi sono vietati, di solito sono presenti dei cartelli con la scritta “No tattoo”.
Come prepararsi per un viaggio in Giappone
Qualora aveste dei tatuaggi ben visibili, il consiglio è quello di prenotare bagni privati quando i bagni comuni non consentono i tatuaggi. Non solo, scegliete orari di scarsa affluenza per le palestre e le piscine che consentono i tatuaggi. Alcuni luoghi offrono anche accordi specifici. Ricordatevi di portare con voi capi per coprire le parti tatuate. In alternativa esistono anche delle calze copribraccia, inizialmente progettate per proteggersi dai raggi UV, ma sono perfette anche per nascondere un tatuaggio.
Se possibile, nascondete il tatuaggio prima che vi venga chiesto, per adeguarvi all’approccio rispettoso. Bisogna anche accettare di essere respinti da un posto a causa di un tatuaggio e andarsene senza fare scenate o cercare di negoziare. È certamente spiacevole ma è così che funziona il Giappone.