Il tatuaggio sembra rivestire un’importanza notevole nel modo dello sport. Una sorta di identificazione che passa attraverso le immagini impresse sulla pelle. Ecco allora che, nel calcio in particolare, capita di notare come gli atleti abbiano lo stesso stile nel tatuaggio. Ciò viene confermato dal più famoso tatuatore degli sportivi: Andrea Afferni. Nel corso degli anni tanti atleti sono passati sotto la sua macchina per tatuaggi e le storie che ha da raccontare sono veramente molte, come pure le tendenze oramai consolidate, tra chi fa sport. Siete curiosi di scoprire qualche segreto?
Oramai uno sportivo di un certo livello può essere considerato a tutti gli effetti un brand che porta con se un certo tipo di stile e immagine. Questo modo di essere passa anche attraverso l’aspetto fisico e la comunicazione del loro aspetto è data dal ruolo fondamentale che hanno i tatuaggi suoi loro corpi. Un segno impresso sulla pelle è forse il più forte tratto di unicità e alla stesso tempo di appartenenza ad una determinata categoria.
Chi è il tatuatore degli sportivi?
Ne parla in una serie di interviste quello che è definito il tatuatore degli sportivi. Il suo nome è Andrea Afferni, ed è stato nominato tra i migliori tatuatori al mondo. Nato a Novara 45 anni fa, inizia ad avvicinarsi al mondo del tatuaggi già a 17 anni, lavorando presso lo studio dello zio che era tatuatore. Un percorso rivoluzionario e ribelle per quegli anni, ma che non lo scoraggiano. Il primo tatuaggi realizzato era il disegno di un folletto seduto sul mondo. Di strada ne ha fatta molta da allora, ma il successo vero è arrivato con lo spot realizzato insieme a Gigi Buffon nel 2016 per Mastercard in occasione della Champions League. Da quel momento in poi è diventato il tatuatore degli sportivi.
Qual è lo stile più richiesto tra gli sportivi?
Ma lo stile che caratterizza i lavori di Andrea Afferni, per cui ha ricevuto numerosi premi, e per la quali gli sportivi si affidano a lui, è tatuaggio realistico. Questo non vuol dire eseguire solo ritratti come spesso si è portati a pensare. Gli sportivi in particolare richiedono principalmente quello che lui chiama tatuaggi sentimentali, ovvero legati alla famiglia o alle vittorie.
Come procede nel suo lavoro? Di solito Alfieri dice di partire proprio da una foto, e ne riproduce la matrice, per poi passare alla pelle. Per un tatuaggio sulla schiena intera ci vogliono circa 50 ore, per uno sul torso circa 30.
Tra gli portivi tatuati troviamo l’allenatore Ettore Messina, a cui a tatuato una scritta “Olimpia 2022”.
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Ma tra i suoi clienti c’è anche il calciatore Sebastian Giovinco, a cui ha disegnato un dragone, oppure il campione di basket Jerian Grant a cui ha disegnato uno Spaider Man.
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Ha raccontato inoltre che le tendenze del tatuaggio realistico oggi vanno verso i ritratti dei figli e dei famigliari in genere, ma anche dei propri animali domestici come cani e gatti. Il tatuaggio più assurdo? Un petto che si apre in 3D