La mente umana spesso non ha alcun limite, come se non riuscisse più a distinguere cosa è bene e cosa è male. Anche nel mondo del tatuaggio a volte succedono pazzie, in cui i limiti vengono completamente superati.
La creatività per pensare a tatuaggi originali, innovativi, non smette di stupire gli amanti del mestiere e dell’ arte in sè, ma a volte, succede che questa possa superare dei limiti, portando a compiere gesti estremi e dettati dal poco buon senso.
Stavolta non parliamo di tatuaggi strani, speciali, curativi, unici, ecc. No, questa volta la situazione è diversa, vi raccontiamo della storia di persone che hanno deciso di tatuare un amico, si, ma a quattro zampe. Si tratta di tatuaggi che vengono fatti sui gatti.
Una di queste storie assurde arriva dalla Russia, dove un tatuatore noto col nome di Alexsander, aveva avuto la malsana idea di tatuare il suo gatto. Il piccolo felino di nome Demon è uno Sphinyx, una razza al quale non cresce alcun tipo di peluria sopra il corpo, rimanendo quindi “nudo”, con la pelle spoglia. La caratteristica di questi gatti li rende molto delicati e sensibile.
Non è necessario essere animalisti per riconoscere che ciò che è successo è puro maltrattamento verso l’ animale. Il piccolo Demon, è stato sedato dal ragazzo prima di essere tatuato, in modo da non farlo muovere e non sentire dolore, ma questo tipo di operazione, se non viene fatta nel giusto modo da operatori del settore, può creare molti problemi al gatto, sia a livello cerebrale che cardiaco. Ciò che gli è stato tatuato addosso non era neanche qualcosa di serio, si trattava di pasticci che raffiguravano una prigione, sigarette, carte da gioco, una donna.
Un altro fatto invece è capitato in Ucraina, dove un’ aspirante modella Elena Ivanickaya, aveva ben deciso di tatuare il petto del suo povero gatto, anch’ esso di razza Sphynix, in cui ha impresso il volto del dio egiziano Anubis (una divinità che ha la testa da sciacallo oltretutto, che fa sembrare tutto ancora più paradossale). Anche lei aveva optato per la sedazione del felino, nascondendosi dietro un dito e affermando che il suo gatto non avesse sentito niente e che dopo fosse tranquillamente tornato alla sua vita normale, senza mostrare alcun sintomo negativo post tatuaggio.
Elena ha anche avuto il coraggio di aprire un profilo Instagram al suo gatto, col nome Yasha_kot, in cui si può vedere chiaramente il tatuaggio sul petto. Il profilo è inondato da commenti negativi. Dopo il gesto della ragazza è stata aperta un’ inchiesta giudiziaria per aver torturato l’ animale, finendo sotto accusa.
Inutile dire che la pelle di un gatto è nettamente diversa da quella di un umano, e non si sa come l’ inchiostro sulla pelle possa reagire, anche a distanza di tempo nel loro organismo, o come vengano assimilate le sostanze presenti negli inchiostri. Gli animali non sono bambolotti, non sono giocattoli, ne cavie. Queti episodi purtroppo non sono i primi di cui si sente parlare. Sono molte le persone che decidono di tatuare questi gatti, e non solo, mostrandosi anche fieri del risultato dei tatuaggi.
Questi gatti di razza sono degli animali che spesso vengono anche venduti a prezzi spropositati, e la preoccupazione di molti animalisti è che la questione possa estendersi tra le persone che possono permetterseli diventando una moda, giocando sulla dignità di esseri viventi che purtroppo non hanno voce in capitolo.
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