La tecnologia continua a dare dei risultati volti al progresso e alla sperimentazione anche nel campo della robotica. Anche i tatuaggi in questo sono stati coinvolti e i risultati ottenuti hanno suscitato molta curiosità e tante domande a riguardo.
Il progresso della tecnologia sta portando molti cambiamenti in diversi campi, consentendo di avere accesso a una vasta gamma di informazioni, facilitando la ricerca, rendendo possibile l’ utilizzo di dispositivi intelligenti, consentendo una maggiore connessione, rendendo possibili nuovi modi di lavorare, ecc.
Ha così aperto le porte a numerose frontiere in diversi campi, verso nuove opportunità. Ma cosa succede quando la tecnologia è in grado di sostituire lavori svolti in presenza? E’ un problema o una soluzione?
Tatuaggi a distanza. Impossibile?
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a una crescita esponenziale delle tecnologie, in diversi campi. Questo ha avuto un forte impatto sul nostro modo di vivere, rendendo possibile la creazione di nuove invenzioni e soluzioni innovative, come nel caso della robotica.
Nel mondo del tatuaggio la bellezza sta proprio in un lavoro manuale, dalla storia millenaria, una tradizione antica che viene praticata ancora oggi sia con tecniche antiche e sia con quelle più innovative. Ma adesso sembra che la tecnologia si sia voluta occupare anche dell’ arte del tatuaggio.
Dopo le novità sulla connessione superveloce 5G, si è deciso di voler provare ad eseguire un tatuaggio a distanza, grazie alla connessione e all’ ingegneria robotica. L’ idea è partita da un giovane artista appassionato di tecnologia, Wes Thomas, durante il periodo della pandemia da Covid-19, in cui cercava un modo per continuare a lavorare anche a distanza. Collaborando con un esperto di robotica, hanno inventato un modo per realizzare tatuaggi a distanza anche grazie ai 5g.
TATUAGGIO IMPOSSIBILE GRAZIE AI 5G | VIDEO
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E’ stato progettato un braccio robot con un ago da tatuaggio, attraverso una stampante 3D. Successivamente gli sono stati aggiunti alcuni apparecchi elettrici per il movimento che hanno programmato, in modo tale da non commettere alcun danno affondando nella pelle, ed ecco fatto. Prima di utilizzare lo strumento su una persona in carne ed ossa, l’ avevano provato su alcuni tessuti vegetali e tutto era andato per il meglio, tentativo dopo tentativo.
La prima persona che ha voluto provare su di sè un tatuaggio fatto da un robot sul braccio è stata l’ attrice Stijn Fransen. Per eseguire il tatuaggio Wes ha lavorato a distanza su un braccio finto, che simulava quello dell’ attrice che per l’ occasione aveva scelto un piccolissimo tattoo da fare sull’ avambraccio, che era stato un grande successo. C’ è ancora tanto da perfezionare e su cui lavorare ma il risultato ha già aperto la strada a una nuova ricerca, per perfezionare la tecnica ancora di più.
