La tendenza degli anni ’90 nata con la celebre attrice americana è finalmente tornata, anche grazie ai social!
Pamela Anderson è celebre per le sue seducenti forme e la sua chioma biondissima. Ma c’è un altro piccolo particolare che l’ha resa popolare, soprattutto tra i più giovani. Se siete stati dei fan di Baywatch lo avrete sicuramente notato.
L’attrice americana, salita alla ribalta negli anni ’90, proprio grazie alla nota serie televisiva, può vantare un intricato tatuaggio sul suo braccio. Si tratta di un filo spinato che la star hollywoodiana ha realizzato nel 1995 per il film Barb Wire. E proprio nell’ultimo periodo questo particolare tattoo sembra essere tornato in auge.
Il filo spinato
Secondo quanto riportato, l’attrice ha dichiarato: “mentre giravo il film Barb Wire i truccatori volevano dipingere un filo spinato sul mio braccio, ogni singolo giorno, ma io mi sono fatta fare uno schizzo da un tatuatore e l’ho portato in giro per mezza giornata per vedere come stava”. Perciò ho deciso di farlo e basta…”.
Ma mentre il film è stato stroncato dalla critica, la body art della Anderson ha fatto scalpore all’epoca ma ora sta vivendo una rinascita. Si Instagram sempre più persone postano i loro ultimi capolavori artistici, che spesso e volentieri includono un filo spinato. Una bella novità considerato il fatto che questo particolare disegno non è mai stato così diffuso, anche se l’attrice ha contribuito alla sua popolarità.
Il tatuaggio del filo spinato della Anderson si snoda intorno al bicipite sinistro, ma i fan del disegno oggigiorno stanno sperimentando varie forme su diverse parti del corpo. Sui social media sono state caricate immagini di tatuaggi con filo spinato a forma di cuori d’amore e di cerchi. L’ombelico di alcune persone, ad esempio, è circondato da filo spinato, mentre molte donne hanno deciso di realizzarlo sotto il seno.
Sebbene Pamela si sia poi fatta rimuovere il tatuaggio, altre celebrità hanno adottato questo look. I primi casi conosciuti di tatuaggi con filo spinato risalgono alle carceri russe durante l’era di Stalin, quando i prigionieri dei campi di lavoro forzato sfoggiavano questo disegno.
Il tattoo realizzato sulla fronte spesso significava che un detenuto stava scontando una condanna a vita, mentre i tatuaggi su altre parti del corpo rappresentavano pene più brevi. Ciascuna delle barre del filo poteva simboleggiare una diversa azione, come un omicidio o un furto, o talvolta rappresentava anche la durata del periodo trascorso dietro le sbarre, espressa in anni.