Fare domande prima di tatuarsi è una cosa buona e giusta, ma bisogna sempre farlo con un senso e con rispetto verso chi esegue il tatuaggio senza mettere il attuatore in una condizione scomoda e poco piacevole.
Quando si decide di fare un tatuaggio, è importante rivolgere al tatuatore o alla tatuatrice, domande utili per capire qualcosa di più sui tatuaggi e su come si andrà a svolgere il lavoro, sulle conseguenze, sulla modalità, i materiali, ecc. in modo da essere sicuri di fare la scelta migliore per se stessi. Tuttavia, ci sono alcune domande che non dovrebbero essere fatte a chi esegue tatuaggi.
Alcune di queste, potrebbero essere inappropriate, sconvenienti e persino offensive, mettendo il tatuatore o la tatuatrice in una posizione spiacevole, costretti a dare risposte ovvie, e che spesso possono rischiare di offendere l’ artista e sminuire il suo lavoro.
Le domande da evitare quando si decide di fare un tatuaggio
Prima di farsi fare un tatuaggio è normale avere delle domande e dei dubbi sul suo processo, sui costi e sul post-tatuaggio, e chi eseguirà il lavoro sarà anche felice di poter rassicurare il cliente e potergli dare maggiore sicurezza e tranquillità prima di iniziare. Nonostante ciò, ci sono domande che potrebbero tranquillamente essere evitate, soprattutto nel rispetto di chi esegue il lavoro e della professione stessa.
“Ma quanto fa male?” . E’ la classica domanda che viene posta sempre col terrore negli occhi. Tatuatori e tatuatrici si sentono ripetere questa domanda in continuazione, è una domanda lecita, ma quando si decide di fare un tatuaggio è normale che faccia male. I tatuaggi si sentono, ma il dolore è assolutamente soggettivo, può essere di bassa o alta intensità, questo però, chi esegue il tatuaggio, non può saperlo, l’ unico indizio che può darvi è una statistica generale che comunque non cambierà la percezione di quel che percepisce ognuno individualmente.
“Non puoi farmi un prezzo più basso?”. Molte persone si recano in uno studio di tatuaggi con idee di disegni spesso elaborate, disegni grandi, medi, colorati o in black and grey, pensando di non spendere tanti soldi, solo perché magari il soggetto scelto è piccolo o semplice per loro. Il prezzo dei tatuaggio, viene stabilito in base a tantissimi fattori, basti pensare anche solo al costo dei materiali, all’ affitto dello studio, alle entrate personali, ecc. che i tatuatori devono sostenere, lavorando all’ interno di uno studio. Ciò che viene guadagnato non entra completamente nelle tasche di chi lavora, il prezzo dei tatuaggi realizzati da ogni tatuatore andrà a coprire anche altre spese, senza contare che un tatuaggio è comunque un opera d’ arte su pelle e spesso voler scendere di prezzo potrebbe significare anche svalutare il lavoro di chi esegue il tattoo.
“Ho visto questo tatuaggio *disegno di un altro tatuatore/tatuatrice* e lo vorrei uguale”. Chiedere a un tatuatore/ tatuatrice di eseguire il tatuaggio uguale a quello di un/a altro/a collega, è una cosa molto irrispettosa. In primis, fare il tatuaggio uguale a un altro eseguito da un altro artista, è una cosa che non si fa tra tatuatori, è una forma di rispetto. Si può prendere spunto dallo stesso design, questo si, ma non è corretto eseguire un tatuaggio uguale. Da parte del cliente, chiedere una cosa così al attuatore non è rispettoso, perché ognuno ha il proprio stile nell’ eseguire un tatuaggio e questo vuol dire non dare neanche importanza a ciò che il tatuatore/ la tatuatrice di riferimento sa fare.
“Ma è sicuro farsi un tatuaggio? Gli strumenti che usi sono disinfettati?”. La strumentazione che viene utilizzata per fare i tatuaggi è sempre sterile e deve esserlo per legge, niente viene usato due volte e ogni cosa viene igienizzata. Gli aghi sono monouso e sterili, guanti, carta, pellicola, grip, ecc. vengono tutti buttati una volta utilizzati su una persona. Fare una domanda del genere significa non avere alcuna fiducia nella professionalità del tatuatore/ tatuatrice.
“Sei sicuro/a di riuscire a fare questo tatuaggio? Non è che poi me lo sbagli?”. Avere dubbi sulle competenze di un/a tatuatore/ tatuatrice a tal punto di dubitare anche sulla riuscita di un buon lavoro da parte loro, può essere molto offensivo per chi dovrà eseguire il lavoro. Questo potrebbe creare un distacco disfunzionale tra chi esegue il tatuaggio e il cliente, rendendo la seduta poco piacevole. Quando ci si rivolge a un tatuatore/ tatuatrice, è importante essere sicuri e fidarsi di chi eseguirà il lavoro. Anzi che dubitare in questo modo, si potranno cercare dei riscontri, guardando i lavori precedenti dell’ artista e valutare prima se sia il caso di riferirsi a lui/ lei o meno.
In generale, è importante essere educati e rispettosi nei confronti del tatuatore/ tatuatrice e nel loro lavoro. Porre domande appropriate può aiutare a creare una buona relazione tra il cliente e il/la tatuatore/ tatuatrice, garantendo un’ esperienza positiva e soddisfacente per entrambi, ma fare domande inappropriate può rendere il lavoro molto spiacevole e pesante.