Negli ultimi anni la moda del microdermal piercing ha acquisito una crescente popolarità tra le donne e, soprattutto, tra le appartenenti alle nuove generazioni.
Ma il microdermal piercing è davvero così doloroso come dice qualcuno? Ci possiamo avvicinare a questa procedura con la giusta sicurezza e serenità?
Proviamo a saperne un po’ di più!
La prima cosa su cui vogliamo soffermarci è che il microdermal piercing è un piercing molto particolare, considerato che consiste nell’inserire nella pelle un piccolo gioiello che, al contrario delle altre tecniche di piercing, viene applicato facendo una piccola incisione nella cute, per poi incastonarlo nella stessa.
Insomma, contrariamente agli altri tipi di piercing questo piercing non passa “da parte a parte”, ma viene posizionato su un perno.
Con queste premesse, è facile individuare quelle che sono le due principali caratteristiche del microdermal piercing: si tratta di un piercing permanente e che è impossibile da togliere se non lo fa il piercing che lo ha realizzato o, comunque, un professionista del piercing.
Proprio da quest’ultima evidenza sorgono peraltro i principali rischi di questa pratica molto diffusa tra i giovani, che spesso dimenticano il fatto che il microdermal piercing necessiti di cure piuttosto particolari.
Ciò detto, il microdermal piercing non è affatto così doloroso come dicono, se viene eseguito con tutte le prescrizioni e le indicazioni del caso. Di qui, ancora una volta, l’accortezza di rivolgersi solo ed esclusivamente a dei professionisti che potranno assicurare il rispetto delle norme di igiene e di tutela delle condizioni di salute del proprio cliente.
Ricordiamo inoltre come i dermatologi abbiano più volte invitato a stare attenti alle infiammazioni, alle allergie e ai rigetti. In altri termini, se i gioielli non vengono inseriti bene, la cute può arrivare addirittura ad avvolgergli e far scatenare reazioni allergiche. In questo caso non rimane far altro che rimuovere il piercing e procedere alla cura della zona che ha subito il trauma.
Tra le norme igieniche che devono essere rispettate per evitare qualsiasi tipo di malinteso e di problema di salute dopo l’applicazione del piercing vi è innanzitutto la pulizia della zona interessata con una soluzione salina, evitando invece i normali saponi e, almeno per la prima settimana successiva all’applicazione del piercing, coprire la parte con un cerotto.
Ancora, è bene non toccare mai la zona con le mani sporche e proteggerla dal contatto con sostanze chimiche e, più in generale, con tutto ciò che può essere fonte di batteri. Prima di cambiare il gioiello temporaneo con un altro che si presume essere quello definitivo è infine opportuno attendere almeno un mese.
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