I tatuaggi ormai sono parte integrante della cultura dell’ uomo sin dall’ antichità, nonostante ciò ci sono ancora alcune divergenze tra le religioni, tra chi li accetta e chi li abolisce.
In linea generale la maggior parte delle religioni non vieta i tatuaggi, ma il complesso rapporto tra le due parti varia tra la libera espressione della propria fede anche attraverso i tatuaggi e la proibizione, come forma di danneggiamento del proprio corpo.
Nel mondo esistono tantissime religioni e movimenti che manifestano opinioni differenti riguardo ai tatuaggi. Alcune di queste ritengono che la pratica del tatuaggio sia come una forma di idolatria, e di conseguenza un peccato. Molte altre invece lo considerano un modo come un altro per esprimere devozione.
Vediamo alcune religioni che manifestano o meno la loro accondiscendenza verso i tatuaggi cercando di capire il perchè di certe decisioni.
Nell’ Ebraismo vi è un testo religioso a cui viene fatto riferimento e che riporta una vasta quantità di significati, insegnamenti e precetti che vennero rivelati a Mosè da Dio, si tratta del Tōrāh. Secondo queste antiche scritture della religione Ebraica è proibito farsi tatuaggi. Questa decisione nel Tōrāh viene riportata tra le proibizioni utili ad allontanarsi dall’ idolatria, a prescindere da quali siano le intenzioni di chi desidera tatuarsi. Il divieto di farsi tatuaggi è anche legato al fatto che per questa religione il corpo è come un pegno, ed è quindi proibito danneggiarlo, mutilarlo, e anche tatuarlo, perchè qualsiasi modifica corporea non concessa andrebbe a indebolire il legame con Dio.
Nel Cristianesimo i tatuaggi sono sempre stati visti come una forma di devozione, ma nel corso del tempo la considerazione dei cristiani verso i tatuaggi sembra essere ancora divisa in due. Molti considerano oggi il tatuaggio come peccato, perchè fanno riferimento al libro del Levitico, dove viene riportato che Dio vietò al popolo eletto di tatuarsi la pelle. Nonostante ciò sono tanti i cristiani che decidono di tatuarsi ugualmente anche in riferimento alla religione, preservando comunque un forte attaccamento alla fede cristiana.
Nell’ Induismo invece i tatuaggi possono essere fatti, e hanno un significato religioso molto profondo, sono soprattutto simboli ed elementi basati su diverse credenze, usi e costumi appartenenti al credo induista. Le figure tatuate sono spesso legate alle divinità, simboli spirituali, luoghi e testi sacri. Ciò vale anche per il Buddhismo.
Per quanto riguarda l’ Islamismo invece il tatuaggio è proibito, in quanto è importante mantenere l’ integrità del corpo e la sua purezza. Oltre a chi decide di tatuarsi, anche fare il tatuatore di professione è considerato peccato. Gli unici parzialmente permessi sono i tatuaggi temporanei, che per le donne sono concessi sul viso, mani, palmi e dita, mentre per gli uomini sono proibiti sul basso ventre e sulle cosce. Oggi alcuni credenti decidono comunque di tatuarsi ma per chi segue le regole precise dell’ Islamismo è severamente proibito.
E’ importante ricordare che chi decidere di fare un tatuaggio, a prescindere da ciò in cui si crede, deve sempre tenere conto del rispetto anche verso gli altri evitando offese e discriminazioni altrui.
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