Sul mondo dei tatuaggi si continua a parlare davvero tanto, ma ci sono molte cose ancora che è necessario conoscere e sapere. Tra le prime informazioni che devono essere date ai clienti che entrano in uno studio di tatuaggi c’ è sicuramente il consenso informato.
Quando si entra in uno studio di tatuaggi è molto importante che il cliente sia a conoscenza di cosa andrà a fare, nel dettaglio. Non a caso, molte delle persone che si vogliono far tatuare, spesso sono inevitabilmente spinte dalla voglia e dall’ interesse di voler sapere qualcosa in più su questa affascinante disciplina, o semplicemente capire ciò che andrà a un tatuatore sulla loro pelle. Insomma, le persone sono sempre più curiose di sapere, anche per sentirsi più sicure di ciò che stanno facendo, e di chi sta andando a realizzare un’ opera direttamente sulla loro pelle.
Informarsi è una parte essenziale, che aiuta ad approfondire un campo a molti ancora sconosciuto, da moltissimi punti di vista, che si tratti di storia, di norme igienico sanitarie, di procedimenti ecc. E’ bello sapere di più su questa professione. Prima di fare un tatuaggio infatti sarebbe bene che i tatuatori fornissero ai propri clienti il consenso informato, o comunque informazioni utili e indispensabili da conoscere prima di procedere con un tatuaggio.
Si tratta di un documento che ha lo scopo di informare il cliente di alcuni rischi. Questo processo è molto importante, soprattutto per quanto riguarda le persone che possono avere alcune patologie, e che necessitano di avere più informazioni, per valutare al meglio ciò a cui si stanno per sottoporre. In questi casi è bene anche informare chi andrà a svolgere il tatuaggio, qualora ci fossero patologie generali da comunicare.
Molti tatuatori e tatuatrici però scelgono spesso di fare una chiacchierata, per parlare di queste cose personalmente. Questo è molto importante per creare un rapporto di fiducia tra il tatuatore e il cliente, qualsiasi scelta riguardi il tatuaggio e anche per informazioni personali correlate, che vengono discusse privatamente, e rimangono come informazioni private.
In Italia resta il fatto che l’ attività dei tatuatori non è regolamentata da alcuna legislazione, a livello nazionale. Nonostante ciò, è importante fornire delle linee guida per l’ esecuzione delle procedure, di tatuaggi e piercing, sulle condizioni di sicurezza come citato nella circolare del 1998 n. 2.9/156 e 2.8/ 633. Questo documento prevede anche che ogni tatuatore e tatuatrice abbia una formazione obbligatoria.
La necessità di fornire determinate linee guida però è ancora molto frammentata, infatti non tutte le regioni d’ Italia adottano determinati provvedimenti a livello legale, il più delle volte ogni studio di tatuaggi cerca di tutelarsi, e tutelare anche il cliente, fornendo comunque determinate informazioni a norma di legge.
Ad esempio, nella regione Lombardia, è stato emanato un regolamento attuativo riportato nella Legge regionale n. 13 emanata nel 2021. In essa sono inserite le informazioni sui rischi sull’ esecuzione del tatuaggio e sulle precauzioni da prendere, le controindicazioni, complicazioni ed eventuali effetti collaterali che può causare il tatuaggio. Sarebbe bene se queste leggi venissero applicate non solo a livello regionale ma in tutta la nazione.
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