Troppe persone hanno ancora molti pregiudizi per quanto riguarda i tatuaggi, eppure a volte ci si dimentica di cosa c’è dietro il loro significato.
Come tante altre persone anche il famoso pugile Alessio Lorusso è stato spesso vittima del pregiudizio della gente, per il quantitativo di tatuaggi portati sulla pelle. Alessio è un giovane ragazzo di 26 anni, che è sicuramente destinato a raggiungere grandi obbiettivi importanti nel mondo del pugilato, è stato tre volte campione italiano tra i professionisti e campione dell’Unione Europea.
Oltre i numerosi tatuaggi però, come riportato da Pugile da tastiera, è un ragazzo molto diretto, educato, gentile e simpatico, è il perfetto esempio che “il vestito non fa il monaco”. Lui stesso ha affermato che le persone spesso lo vedono come un delinquente per il suo aspetto, senza sapere cosa invece ci sia dietro cosi tanti tatuaggi e soprattutto senza sapere che persona lui sia, nonostante tutto.
Alessio Lorusso e il rapporto con i tatuaggi
Alessio Lorusso ha dichiarato che c’è tanto “razzismo per la gente tatuata“, e certi pregiudizi lo infastidiscono e li ritiene incomprensibili, perchè tanti tatuaggi, dopotutto, non fanno male a nessuno. In un’intervista su Repubblica ha affermato che il 90% dei suoi tatuaggi hanno un significato molto profondo e personale, legati a ricordi belli e brutti, mentre altri sono stati fatti perchè semplicemente gli piacevano.
Le diverse decorazioni corporee che porta addosso lo aiutano molto ,proprio perchè essendo simbolici lo fanno sentire se stesso e a suo agio con la propria persona, sia dentro che fuori. I tatuaggi che porta sono un modo per esprimersi, una passione, proprio come lo è il pugilato.
Il primo tatuaggio se l’era fatto all’ età di 13 anni, da solo, con ago e china, una lettera A, dedicata alla mamma Auretta, tatuata sul petto. E’ stato merito della madre se Alessio ha iniziato a dedicarsi al pugilato. Era stata un’idea per aiutarlo a sfogare la sua rabbia, in modo salutare, e così è stato. Alessio ha raccontato più volte di non aver passato dei periodi della sua vita molto bui, ogni scusa era buona per mettersi in mezzo a risse o litigi, era il primo pronto a difendere gli amici, a ogni costo. Viveva con la mamma ma la vedeva poco e portava dentro una rabbia che non riusciva a sfogare in altro modo, prima di conoscere il pugilato.
Oggi il giovane ha messo la testa apposto, grazie a questo sport a cui dedica tutto se stesso, e nonostante tutto potrebbe diventare il pugile più tatuato e sicuramente uno dei più giovani a raggiungere grandi traguardi. La sua bravura non ha niente a che fare con il suo aspetto. Molti dei suoi tatuaggi sono stati dolorosi per lui, ma il male del tatuaggio è un modo per ricordare meglio il suo significato, dice.
Quando gli è stato fatto presente che il suo corpo è ormai pieno e non gli rimane più spazio, lui risponde che in realtà ha ancora molti spazi liberi sul corpo, che sicuramente è pronto a riempire. Quindi è probabile che vedremo i suoi tatuaggi evolvere e aumentare nel tempo, proprio come la sua carriera da pugile.