Tra mitologia, folklore e leggenda si parla sempre di animali fantastici, simbolici e dai poteri straordinari, a volte nemici dell’ uomo e a volte amici. Altri invece sono semplicemente creature di altre realtà, che portano dei significati simbolici molto interessanti.
E’ tra molte culture che si è sempre parlato di creature mitologiche, magiche, che a volte neanche gli storici riescono a capire se queste siano esistite davvero o se siano state solo frutto della fantasia umana. Nonostante ciò, si è parlato spesso di una creatura in particolare, con poteri straordinari.
Si tratta della Fenice, un uccello rapace i cui racconti risalgono a tempi molto antichi, i primi a parlare di questa creatura furono gli Egizi sotto il nome di Bennu, che cambiò una volta arrivato alla cultura greca.
Significato e simbologia della Fenice
La Fenice è un grande uccello sacro, dalle sembianze simili a quelle di un rapace come l’ aquila reale. Ha un magico piumaggio color oro, altre piume rosso rubino e una lunga coda con piume azzurre e rosa, più tre piume più lunghe delle altre di cui una rosa, una azzurra e una rossa. Le sue ali sfumano sul color porpora, ha un becco affusolato e due lunghe piume che dalla testa passano fin giù dietro il capo. Questo era l’ aspetto che più comunemente viene dato alla Fenice.
Tra le diverse culture, questa magica creatura era definita in modi differenti. E’ stata nominata spesso nella storia e in antichi testi sacri sotto diverse forme, come un ibis, un fagiano dorato, un pavone, un airone rosso. I primi a trattare di questo esemplare furono gli egizi, paragonandolo a un airone rosso, uccello associato ai mutamenti delle acque del Nilo, al Sole e alla morte. Per gli egizi la Fenice, chiamata Bennu, era un uccello che nasceva dall’ albero del bene e del male, il salice sacro di Eliopoli, sul quale nasceva e moriva.
Nella leggenda questo uccello nasceva dal fuoco, gli veniva donata la vita eterna, ma ogni 500 anni la Fenice avrebbe bruciato e consumato le sue piume, per poi rinascere dalle sue stesse ceneri, rendendola madre e figlia di se stessa. Questo ciclo di vita e rinascita sarebbe durato per sempre. La sua resurrezione simboleggiava per gli egizi e le altre culture un simbolo di speranza, resilienza e rinascita ma anche un antico simbolo di immortalità, del ciclo della vita, presente in diversi testi sacri, anche se citata in altre forme.
Molte persone scelgono di tatuarsi questo figura per simboleggiare la forza, la resistenza e la rinascita, in grado di ricordare il fatto che si può sempre ricominciare e che superare le sfide della vita è solo un modo per rinascere più forti di prima.
Perchè tatuarsi una Fenice
E’ un tatuaggio che si addice sicuramente a chi ha dovuto affrontare momenti molto difficili, affrontare sfide importanti, o semplicemente a chi è pronto a mettere fine a qualcosa per iniziare un nuovo percorso, una trasformazione verso una versione migliore di sè stessi, un cambiamento importante.
Il simbolo della fenice resta uno dei tatuaggi più richiesti e ricercati da sempre, anche per via della sua bellezza estetica. Può essere realizzato sia utilizzando i colori pertinenti, sia in bianco e nero, che sarà comunque riconoscibile e di grande effetto. Questo tipo di soggetto viene tatuato più spesso in zone del corpo come le spalle, le cosce, i fianchi e la schiena. Difficilmente viene tatuato di piccole dimensioni.
Se anche tu ti rispecchi nella simbologia della fenice, potresti tenere in considerazione di tatuarti questa magica creatura in vista di un cambiamento importante o un periodo in cui è giunta l’ ora di cambiare la tua vita e riiniziare.