Diverse volte sul nostro sito ci siamo soffermati sul rischio di sottoporsi a tatuaggi all’henné, una sostanza naturale che, però, a volte può determinare delle reazioni allergiche anche gravi.
Purtroppo, un nuovo episodio ha recentemente riguardato un giovane 13enne che, mentre si trovava in vacanza a Bali, ha scelto di sottoporsi a un insospettabile tatuaggio all’henné.
Il risultato è però stato drammatico: il giovane ha infatti avuto una brutta reazione allergica e ora dovrà convivere per sempre con i segni del gesto che ha inconsapevolmente fatto.
Cosa è accaduto a Ben
Condividendo una foto della dolorosa cicatrice del figlio, Ben Gebbett ha scritto su Facebook che il suo unico intento è quello di “diffondere l’avvertimento di non farsi tatuare con l’henné nero mentre si è a Bali“.
Ben ha infatti portato i suoi due figli, Jaxon e Levi, in quello che è uno dei luoghi più incantevoli del mondo, al fine di trascorrere una gradevole vacanza insieme. In quel contesto, il padre ha permesso al figlio tredicenne di farsi un tatuaggio all’henné nero non pensando certamente che quel gesto potesse lasciare la sua pelle “segnata a vita“: due settimane dopo il tatuaggio, infatti, sulla pelle del giovane hanno iniziato a formarsi delle strane vesciche.
Il padre – drammaticamente dispiaciuto – ha detto che non era a conoscenza dei pericoli di un tatuaggio all’henné. “Non ho visto alcun problema in quel momento, perché i miei figli si sono già fatti tatuare con l’henné in Australia in occasione di eventi culturali. Non sapevo che il loro henné fosse diverso“, ha scritto. “Per come la vedevo io, era come far dipingere il viso a un bambino, doveva durare una settimana e poi sparire… è così che funziona l’henné normale” – ha poi proseguito, ammettendo che ora, purtroppo, sa che l’henné nero è diverso e provoca vesciche e potenziali danni permanenti.
L’uomo ha dunque aggiunto di sentirsi “piuttosto in colpa” per aver lasciato che suo figlio rimanesse sfregiato a vita.
Una piccola speranza per Ben
Una volta pubblicato il suo post, la storia del figlio di Ben ha avuto una grande ribalta internazionale e tantissimi utenti si sono affrettati per rassicurare l’uomo.
Qualcuno ha ad esempio commentato dicendo di avere avuto esperienze simili a Bali, dove le cicatrici sono svanite. “Mia figlia ne ha avute due a Bali un paio di mesi fa… le è successa la stessa cosa, ma ora si è schiarita ed è completamente sparita“, ha scritto un utente, mentre un secondo ha affermato che la stessa reazione è accaduta al marito, sempre a Bali, 25 anni fa.
Ma per quale motivo a Bali è più frequente questa reazione? Il motivo, spiegano i dermatologi, non è nell’henné, una pianta fiorita che viene usata fin dal Medioevo per colorare la pelle, bensì nell’aggiunta della parafenilendiammina (PPD), utile per creare il c.d. henné nero. Di solito, pertanto, l’eruzione è una forma di dermatite allergica da contatto al PPD.