Quando un tatuaggio stufa è sempre necessario rivolgersi a un professionista per valutare il da farsi, questa è la lezione che ha imparato a suo spese una ragazza thailandese che stanca del suo tatuaggio ha provato a risolvere la situazione da sè.
Un episodio davvero terrificante, quello capitato a una ragazza thailandese di 21 anni di nome Pasuda Reaw, che pur di rimuovere in autonomia il suo tatuaggio, aveva deciso di non rivolgersi a un professionista, ma di agire di testa sua, causando alla sua pelle dei danni davvero enormi.
La ragazza sentiva la necessità di dover cancellare definitivamente il suo tatuaggio, soprattutto per riuscire a trovare lavoro, perchè era troppo vistoso. Purtroppo però, l’ urgenza e la poca attenzione, l’ hanno spinta a prendere una scelta che l’ è costata molto cara.
Pasuda ha deciso di rimuovere il tatuaggio di tre rose colorate, che aveva tatuate sul petto, di colore rosso. Un design delicato ma non troppo tollerato dai datori di lavoro, che ancora fanno fatica ad assumere persone che hanno tatuaggi troppo vistosi e/o grandi. Per risolvere il problema, senza sottoporsi a una seduta laser per rimuovere il tatuaggio, la ragazza ha deciso di informarsi su come fare per rimuovere il tatuaggio da sè.
La ragazza aveva trovato una “magica” crema, che permetteva la rimozione fai da te dei tatuaggi. Il prodotto si chiama Rejuvi, venduto come miracoloso e innovativo, che invece ha dato risultati molto negativi e pericolosi, essendo anche un prodotto estremamente chimico e rischioso. Non a caso in Italia ad esempio la produzione del Rejuvi è assolutamente vietata. La funzione principale della crema era quella di agire su cellule pigmentate, una volta iniettata nello strato di pelle più superficiale, e la sua azione consisteva nel rimuovere il pigmento, staccandolo.
Una volta applicata, si formerà una crosta che si staccherà in 6-8 settimane. La ragazza ha documentato tutto il processo della crema, anche per vedere e dimostrare se questa potesse funzionare realmente. Dopo qualche tempo che la crosta si era formata sul tatuaggio, Pasuda ha notato che iniziavano a comparire nei contorni tracce di pus e importanti rossori che le rendeva la pelle sensibilissima, e dolorosa al tatto. Questo era stato già un primo campanello d’ allarme. Ecco che successivamente il risultato fu come quello di una vera e propria ustione profonda.
La crema Rejuvi infatti crea delle vere e proprie lesioni ulcerose, chiamate anche ustioni chimiche. Al suo interno infatti è presente una base di ossido di zinco, ossido di magnesio, ossido di calcio, isopropanolo, trietanolammina e acido benzoico.
Dopo il tempo stabilito, il tatuaggio si era letteralmente staccato, come se la sua pelle fosse stata incisa e il tatuaggio tagliato via. La crema aveva funzionato, si, ma con risultati davvero terrificanti, infatti la ragazza attualmente si ritrova una cicatrice tremenda sul petto, in rilievo, gonfia, come se la sua pelle fosse stata scarnificata in profondità. La ragazza ora sta bene ma il suo petto è completamente rovinato. Ad oggi Pasuda ha deciso di eseguire un cover up sopra la brutta cicatrice per camuffarla, optando nuovamente per dei fiori.
Sicuramente Pasuda avrà imparato la lezione. La rimozione di un tatuaggio è possibile solo grazie a una terapia laser eseguita da professionisti, non esiste altro metodo certificato e sicuro che si possa attuare in autonomia, per cancellare un tatuaggio.
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