Alexandra Ashe ha dedicato la sua vita a prendersi cura degli animali: una passione che ha da giovanissima e che la donna ha sostenuto essere una sorta di missione.
Per i più critici, però, quella di Alexandra non è una missione, né una passione, ma una vera e propria ossessione: la donna condivide infatti la sua casa con più di 50 animali che ha salvato dall’abbandono, e ha scelto di ricordare quelli a cui era più affezionata in un modo molto particolare.
Alexandra non si è infatti limitata a tatuarsi il nome dei pet sulla pelle, ma ha fatto qualcosa di molto più eccentrico.
Alexandra Ashe, che oggi ha 35 anni, ha dichiarato di avere almeno 30 tatuaggi dei suoi animali sulla pelle, e ha rivelato di essersi fatta tatuare alcuni disegni usando le ceneri degli animali morti: ha fatto così con quelle del suo defunto gatto soriano, Lamb, nel braccio destro, e di piccola volpe a tre zampe, Matilda, accanto al cuore.
Il rapporto con Lamb è, in particolar modo, qualcosa che Alexandra definisce come unico: possedeva infatti il gatto dall’età di 18 anni e ha affermato che il micio l’ha aiutata a riprendersi dopo essere caduta nella dipendenza da eroina, tra la fine dell’adolescenza e i 20 anni. Oggi Alexandra è libera dall’uso di droghe da più di cinque anni e in questo periodo ha cambiato la sua vita, prendendosi cura degli animali abbandonati.
“Avere le ceneri di Lamb e Matilda tatuate sulla mia pelle significa portarle con me per sempre“, ha spiegato la donna,
ricordando che il suo primo tattoo è quello di una delle sue lucertole, a 18 anni. Oggi invece il corpo di Alexandra è una vera e propria d’amore a tutti i suoi animali domestici, sia passati che presenti.
“C’è qualcosa di così magico e incondizionato nelle creature che gli esseri umani non hanno, e che io apprezzo molto. Ognuno dei miei tatuaggi significa qualcosa per me e ha una storia” – ha confessato ancora Alexandra.
La decisione di realizzare dei tatuaggi con le ceneri della cremazione è però arrivata più di recente, nel 2019 e – conclude la donna – non tutti sembrano aver compreso la profondità di questo gesto e il desiderio di tenere in questo modo sempre con sé gli animali che non ci sono più.
Avevamo già parlato di questa particolare “moda”, se così vogliamo definirla, di usare le ceneri per farsi tatuare, quando vi abbiamo raccontato la storia di una madre che si è lasciata tatuare con le ceneri del figlio.
Qualcuno comprende a pieno ciò che concerne il dolore della perdita ed il voler portare, anche fisicamente, qualcuno sempre con sè. Non si può discutere certo sull’elaborazione del lutto, che colpisce ognuno a proprio modo. Tuttavia, non mancano coloro che hanno ritenuto la questione piuttosto cringe. Probabilmente, si tratta semplicemente di divergenze di vedute e non si può attribuire il torto o la ragione a nessuno, quando si tratta di profondo dolore.
In realtà, se proprio si dovesse esprimere un parere, ci orienteremmo più sulla buona riuscita del tatuaggio, ovvero del disegno che guardando le foto, non appare proprio un’opera artistica di valore.
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