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Storie

Tutto quello che devi sapere sull’hennè. Un tradizione antica quanto l’uomo

Published by
Sara Paradisi

Oggi i tatuaggi all’hennè sono molto comuni in tutto il mondo. La loro storia ha però origini molto lontane. Sono i tatuaggi temporanei per eccellenza ma è probabile che l’hennè sia conosciuto già dagli uomini primitivi. L’hennè inoltre non è utilizzato solo nei tatuaggi. Scopriamo tutti gli usi, il significato e la sua tradizione nel corso di secoli.

Questo tipo di tatuaggi sono molto richiesti, scopri tutto quello che c’è da sapere

Cos’è l’hennè?

Per pima cosa è bene capire di cosa stiamo parlando. L’hennè è una pianta e il suo nome scientifico è Lawsonia intermis appartenente alla famiglia delle Lythraceae.  Le foglie di questa pianta vengono seccate, ridotte in polvere ed una volta bagnate con acqua calda rilasciano il colorante. Ogni paese ha le sue piantagioni e vengono trattate in modo differente secondo le usanze. Di conseguenza, le sfumature di colore rilasciate dalla pianta cambierà e anche l’intensità sarà diversa.  Esistono anche le varietà “indigo”, le quali rilasciano pigmenti neri con riflessi blu e la “cassia”, che viene comunemente chiamata hennè neutro in quanto non ha capacità di colorare.

La pianta dell’hennè e la polvere che se ne ricava

Un storia lunga secoli

Secondo un termine indi la parola “mehndi” indica l’arte di applicare l’hennè. Per capire le origini di questa tradizione dobbiamo andare molto indietro con il tempo. La prima documentazione storica sull’uso dell’hennè risale ai faraoni in Egitto, circa 9000 anni fa. Gli egizi usavano l’hennè per colorare le unghie dei defunti prima di seppellirli. Anche Cleopatra ne faceva uso per abbellire il proprio corpo. Anche le società musulmane usavano l’hennè come rimedio o come colorante. Si narra che il profeta Maometto lo usò per tingersi la barba e i suoi seguaci adottarono questa pratica. I Moghul, dinastia musulmana di origine turco-mongola, portarono l’henné in India nel 12° secolo. L’arte dell’hennè si è poi sviluppata anche in Pakistan, Africa e Medio Oriente. Gli usi che ne venivano fatti sono molteplici. Grazie alla sua proprietà refrigerante per secoli la pianta dell’hennè è stata usata per alleviare gli effetti del caldo intenso ed evitare colpi di calore soprattutto tra le popolazione desertiche. Numerose sono anche le proprietà in medicina. Tra le varie popolazioni è stata largamente usata per trattare vari tipi di problemi di pelle, dolori di stomaco e ustioni

Le tradizioni dell’arte all’hennè

Secondo la storia già presso gli assiri l’henné veniva utilizzato nei riti nuziali per dipingere le mani e le unghia della giovane sposa in funzione ben augurale. In alcuni casi sostituiva i gioielli nelle famiglie più povere e che non potevano permettersi abiti tradizionali. Tipico dell’India a partire del XII secolo è il mehndi rat (letteralmente il rito del mehndi). Il rituale segna l’iniziazione della donna verso la sua nuova vita di donna sposata. La tradizione vuole che un’anziana esperta dipinga mani e piedi della sposa mentre le donne della famiglia elargiscono preziosi consigli sulla vita di coppia. Anche gli ospiti di solito ricevono piccoli disegni sul dorso delle mani. Come tutte le tradizioni in India, i disegni Mehndi rappresentano significati diversi, che sono generalmente legati alla buona fortuna.

Cerimonia Mehendi sul set di Ratan Ka Rishta

L’hennè oggi

Oggi le persone di tutto il mondo hanno adottato l’antica tradizione di abbellire i loro corpi con le bellissime opere d’arte create dalla polvere della pianta dell’henné. Con la costante immigrazione di asiatici in Occidente a partire dagli anni ’90 i tatuaggi all’hennè sono diventati una tendenza in crescita. Grazia anche a molte celebrità come Madonna, Gwen Stefani e Liv Tyler, solo per citarne, le quali hanno sfoggiato con fascino le loro creazioni, gli hennè sono diventati veramente popolari in tutto l’Occidente. E’ diventato inoltre una tendenza mondiale come tatuaggio temporaneo poiché può essere fatto per assomigliare a un vero tatuaggio ma senza dolore e un impegno a lungo termine. I disegni infatti durano generalmente da 1-4 settimane ma questo dipende anche dalla cura e dal tipo di pelle della persona.

Alcuni tatuaggi all’hennè realizzati sulle mani

Se anche i reali inglesi hanno rotto il tabù dei tatuaggi realizzandone uno (ne abbiamo parlato in questo articolo) possiamo dire con certezza che l’hennè si adatta a tutti e offre svariati vantaggi oltre che avere un piccolo pezzo di storia con noi.

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