Un tatuaggio apparentemente semplice da realizzare, ma un esito incredibilmente pericoloso, tanto che una cliente ha dovuto ricorrere a un intervento con il laser per poter “ritrovare” il suo viso.
Che cosa è accaduto in questa vicenda finita evidentemente in tribunale?
Quali sono le accuse mosse dalla donna, che ritiene che a causa del tatuaggio abbia perso la simmetria del suo volto?
I fatti
Per comprendere che cosa sia accaduto può essere utile ricostruire brevemente i fatti che vedono protagonista una donna che ha scelto di sottoporsi a un trucco semipermanente per ridefinire le sopracciglia.
La scelta estetica è piuttosto comune, tanto che tutti i giorni in Italia viene richiesta e ottenuta da migliaia di donne che desiderano ottenere questo tattoo per ottenere forma intensità desiderata delle sopracciglia.
Tuttavia, il trucco questa volta è finito male, molto male, tanto che l’estetista è stata condannata per lesioni colpose, mentre la cliente è costretta a trovare un chirurgo estetico che possa correre ai ripari mediante un intervento con il laser.
Dalle ricostruzioni effettuate dal giudice, infatti, il trucco semipermanente avrebbe determinato la perdita della simmetria nel volto della donna.
I rischi di un servizio poco professionale
La vicenda nasce online: è infatti tramite i social network che la donna contatta un’esperta che effettua gli interventi appoggiandosi a un salone da lei conosciuto.
Si arriva così al giorno del tatuaggio, che riguarda entrambe le arcate sopraccigliari. Al termine della seduta, però, guardandosi allo specchio la donna non si riconosce più: le sopracciglia sono una diversa dall’altra e il suo volto è diventato asimmetrico.
L’esperta cerca però di rassicurare la donna affermando che si tratta di un nome decorso dovuto alle iniezioni sottopelle, che producono un rigonfiamento e dunque un possibile disallineamento.
Passano i giorni, però, e la donna continua a non vedere alcun miglioramento. Si reca pertanto dall’estetista e qui non trova alcun tipo di riscontro soddisfacente, come una scusa o una soluzione. Bensì, il tono della professionista si alza in modo – pare – non troppo cortese.
È a questo punto che la donna ricorre a un esperto in chirurgia estetica che sentenziale che il tatuaggio delle sopracciglia è stato effettuato male, perché quello sinistro è maggiore di quello destro.
L’unica soluzione? Intervenire con il laser per rimuovere o correggere il tratto. Dal punto di vista giudiziario, invece, si finisce dal giudice di pace, che da ragione alla cliente. Si attende ora il possibile appello da parte dell’estetista…